Il 7 e l'8 maggio tutti i Clan/Fuoco (ragazzi e ragazze dai 16 ai 21 anni appartenenti all'Agesci) del Molise si sono radunati per vivere insieme un imperdibile appuntamento annuale: la Route di Pentecoste.
Così, i Rover e le Scolte del Molise, affiancati dai loro Capi, raggruppati in pattuglie di formazione, ciascuna costituita da rappresentanti di ciascun Clan/Fuoco, si sono mossi lungo la strada (che in verità è un bel sentiero di montagna) percorrendo la quale dal campo sportivo di Pettoranello del Molise è stato possibile raggiungere il Santuario di Castelpetroso. Il clima fraterno che è stato possibile respirare durante lo sviluppo pratico delle varie attività è stato frutto di un lavoro di preparazione ben condiviso, grazie al quale ognuno si è sentito veramente coinvolto nelle attività proposte. Il tema principale della Route ha riguardato la Partenza, momento di fondamentale importanza per i giovani che vivono l'iter associativo. La Partenza segna infatti il termine del percorso educativo proposto dallo scoutismo. "Tra i 20 e 21 anni e Rover e le Scolte chiedono che i Capi e l'Assistente Ecclesiastico della comunità riconoscano loro la capacità di compiere scelte autonome e consapevoli, di essere responsabili verso loro stessi e verso gli altri, testimoni della Parola del Signore, persone capaci di portare, ciascuno nel proprio ambiente di vita, i valori appresi nell'esperienza dello scoutismo" (Agesci, Regolamento Metodologico, art. 35). La sera, dopo aver attraversato la Porta Santa, ragazzi e capi hanno vissuto una Celebrazione Eucaristica concelebrata da don Michele Tartaglia, Assistente Ecclesiastico regionale AGESCI Molise, da altri AE locali e presieduta da monsignor Camillo Cibotti, il quale ha ricordato ai presenti che "la Celebrazione Eucaristica è festa, è gioia. La presenza della persona amata ci rassicura e vorremmo che non si allontanasse mai. E Gesù va oltre lo spazio e il tempo. Se viviamo in intimità con Lui la dimensione ascensionale è già presente qui. Come infatti quando si è innamorati si vive in un'altra dimensione!". Così, con l'utilizzo di metafore vicine ai giovani, il Vescovo della Diocesi Isernia-Venafro ha coinvolto i presenti in momenti forti e profondi di preghiera, che però hanno conservato lo spirito scout, la freschezza e entusiasmo dei giovani, anche grazie alla presenza di numerose chitarre che hanno allietato l'animazione liturgica. A conclusione della sua omelia, Sua Eccellenza Cibotti, ha esortato l'assemblea: "Se la vostra meta è il Paradiso non dovete accontentarvi del tempo, ma vivete affinché il tempo sia il vostro trampolino di lancio per l'eternità. Ogni volta che ascoltiamo la Parola di Dio e ci nutriamo della sua corporeità trasfigurata è il tempo giusto, il momento propizio, il "kairòs" in cui partecipiamo e condividiamo l'eternità. Il Signore ci ha creati per l'eternità. Voi credete che Gesù tornerà? Se ci credeste, la vostra gioia sarebbe indescrivibile, come quando nel "ti amo" che diciamo alla persona che amiamo esprimiamo molto altro. Ascendere non significa arrampicarsi oltre le soglie dello spazio, ma stare con Gesù già qui sulla terra e un giorno pienamente nella gloria". Dopo la Celebrazione Eucaristica abbiamo vissuto un altro momento comunitario intenso: una veglia in "stile R/S". Durante la veglia - tra le preghiere e i canti accompagnati dal suono di tante chitarre - sono stati proiettati i video preparati dalle singole comunità locali riguardanti impressioni e percezioni comunicate dalla lettura delle storie dei 4 testimoni scelti in precedenza dall' Incaricata Al Metodo Valeria Bernardo e dalla pattuglia regionale R/S come compagni di viaggio per la route di Pentecoste di quest'anno. I testimoni scelti per questa Route sono stati: Charles de Foucauld, Piergiorgio Frassati, Roberto Mancini e i The Sun. Domenica mattina, ascoltando le parole del nostro fondatore Robert Baden-Powell che ci esorta a "lasciare il mondo un po' migliore di come l'abbiamo trovato", su invito della IAB Varleia e della pattuglia regionale, abbiamo lasciato un'impronta concreta sul territorio che ci ha accolto. Abbiamo così ripercorso e ripulito le 12 stazioni del sentiero Tobia che si snoda a partire dal luogo della Cappella delle Apparizioni. E nel punto dove il percorso inizia abbiamo montato un portale in legno con al centro una targa ricordo incisa col pirografo: "È Gesù che cerchiamo quando desideriamo ardentemente la felicità. Partire con coraggio per percorrere i suoi passi e praticare la Misericordia per arrivare a Lui".
Chiara Franchitti (Capo Fuoco Agesci Venafro 4)
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