Luce e speranza

Salvatore Quasimodo: guardo il presepe scolpito, dove sono i pastori appena giunti alla povera stalla di Betlemme. Anche i Re Magi nelle lunghe vesti salutano il potente Re del mondo. Pace nella finzione e nel silenzio delle figure di legno: ecco i vecchi del villaggio e la stella che risplende, e l’asinello di colore azzurro. Pace nel cuore di Cristo in eterno; ma non v’è pace nel cuore dell’uomo.

 

Anche con Cristo e sono venti secoli il fratello si scaglia sul fratello. Ma c’è chi ascolta il pianto del bambino che morirà poi in croce fra due ladri?  Mahatma Gandhi: quando sento cantare: Gloria a Dio e pace sulla terra, mi domando dove oggi sia resa gloria a Dio e dove sia pace sulla terra. Finché la pace sarà una fame insaziata e finché non avremo sradicato dalla nostra civiltà la violenza, il Cristo non sarà nato. Lambert Noben: sono nato nudo, dice Dio, perché tu sappia spogliarti di te stesso. Sono nato povero, perché tu possa considerarmi l’unica ricchezza. Sono nato in una stalla, perché tu impari a santificare ogni ambiente. Sono nato debole, perché tu non abbia mai paura di me. Sono nato per amore, perché tu non dubiti mai il mio amore. Sono nato di notte, perché tu creda che posso illuminare qualsiasi realtà. Sono nato persona, perché tu non abbia mai a vergognarti di essere te stesso. Sono nato creatura, perché tu possa diventare figlio di Dio. Sono nato nella semplicità, perché tu smetta di essere complicato. Sono nato nella tua vita, dice Dio, per portare tutti alla casa del Padre. Giovanni Paolo II: Verbo Incarnato, che nuovamente condividi con noi il tuo Natale, insegnaci a condividere con gli altri i nostri progetti di pace e solidarietà. Tu che nella grotta di Betlemme hai proposto agli uomini di ogni tempo un itinerario di amore e riconciliazione illumina l’umanità di oggi a ritrovare la strada che porta ad incontrare l’altro nel dialogo,nell’amore e nel rispetto profondo. Tu che tutto sai e puoi conosci le attese di ciascuno di noi; anche per questo annuale anniversario della tua venuta tra noi fa nascere nel cuore di tutti gli uomini un solo raggio della tua infinita carità e della tua bontà illimitata. Non permettere, Gesù, Figlio dell’Uomo, che nessun bambino, giovane, adulto e anziano del pianeta Terra continui a soffrire a causa della cattiveria che si annida nel cuore di tanta gente. Dalla capanna di Betlemme anche quest’anno si irradi in tutto il mondo la luce del tuo Natale, che è sempre motivo di speranza e di pace per l’intera umanità. Benedetto XVI: il Natale è fermarsi a contemplare quel Bambino, il Mistero di Dio che si fa uomo nell’umiltà e nella povertà, ma è soprattutto accogliere ancora di nuovo in noi stessi quel Bambino, che è Cristo Signore, per vivere della tua stessa vita, per far sì che i suoi sentimenti, i suoi pensieri, le sue azioni, siano i nostri sentimenti, i nostri pensieri, le nostre azioni. Celebrare il Natale è quindi manifestare la gioia, la novità, la luce che questa nascita ha portato in tutta la nostra esistenza, per essere anche noi portatori della gioia, della vera novità, della luce di Dio agli altri. Papa Francesco: dove nasce Dio, nasce la speranza: Lui porta la speranza. Dove nasce Dio, nasce la pace. E dove nasce la pace, non c’è più posto per l’odio e per la guerra. A questo ci chiama il Natale: a dare gloria a Dio, perché è buono, è fedele, è misericordioso. In questo giorno auguro a tutti di riconoscere il vero volto di Dio, il Padre che ci ha donato Gesù. Auguro a tutti di sentire che Dio è vicino, di stare alla sua presenza, di amarlo, di adorarlo. Natale ci ricorda che Dio continua ad amare ogni uomo, anche il peggiore. A me, a te, a ciascuno di noi oggi dice: “Ti amo e ti amerò sempre, sei prezioso ai miei occhi”. Ecco il dono che troviamo a Natale: scopriamo con stupore che il Signore è tutta la gratuità possibile, tutta la tenerezza possibile. La sua gloria non ci abbaglia, la sua presenza non ci spaventa. Nasce povero di tutto, per conquistarci con la ricchezza del suo amore. Vi auguro buon Natale a tutti e vi auguro il meglio, vi auguro di studiare, lavorare, sognare, giocare, avere un maestro! Vi auguro tutto. Con la nascita di Gesù è nata una promessa nuova, è nato un mondo nuovo, ma anche un mondo che può essere sempre rinnovato. Salvatore R.: ti ho incontrato, fragile come un bambino, esposto alla violenza e ai disagi, hai condiviso totalmente la nostra condizione, per amore, solo per amore.

 

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